martedì 9 ottobre 2007

Lonely Planet: itinerario a piedi

Di buon ora (alle 8 circa, ora locale), già svegli da qualche ora, decidiamo di intraprendere l'itinerario a piedi della lonely planet.
E quindi, dopo un paio di errori per orientarci, eccoci uscire dalla modernissima union square, il cuore di SF, per gettarci a china town.
e subito ci è saltato agli occhi la prima grande contraddizione americana: union square questa mattina è stata lavata con disinfettante profumato,
sembrava di essere nella pubblicità del lisoform..union square è l'ammerica bene. a chinatown tutto è diverso, tutto è più sporco, per terra ci sarebbero
ancora i giornali di 10 anni fa se la pioggia non li avesse macerati. Li la lingua principale è il cinese, le insegne, i quotidiani,le banche, persino lo YMCA è in cinese.



Penso che ci siano persone che non parlino inglese...di sicuro non capiscono il mio inglese de noartri.

una parentesi: ho inziato la giornata contando i pickup che incontravo, mi sono stufato 5 minuti dopo...ce ne sono troppi (e troppo fichi).


A chianatown abbiamo incontrato almeno altre due coppie che facevano il tour lonely planet: con due ragazzi di milano, anche loro sposati sabato, abbiamo preso un caffe al caffe trieste a Noarth Beach, il quartiere italiano!


Penso ci siano le uniche due chiese cattoliche della città, enormi e una a pochi metri dall'altra: san pietro e paolo e san francesco (a san francisco non ve lo aspettavate, eh?)...li i giornaletti cattolici sono in italiano e l'orologio segna l'ora di Roma. In cima a north beach c'è la coit tower: un'orrenda torretta di cemento armato usata come osservatorio. è veramente brutta... la cosa bella è che è stata costruita con i soldi di tale coit hitchcok che voleva abbellire la città...forse il cognome la rendeva favorevole agli orrori
Da north beach siamo scesi verso il molo dei pescatori, che altro non è che una pura attrazione turistica in pieno stile "olandese sfrigolante" dei simpsons, ci mancava solo l'"arr" del capitano. Abbiamo mangiato in un "eat all you can", mischiando pizza ipercondita con pasta sciapa e
cipollosa...che tristezza il nostro primo pranzo con cucina pseudo italiana, non è da noi, però la robba ammericana non si trova!!

4 commenti:

Carlo B ha detto...

Mai, mai e ancora mai mangiare ad un ristorante italiano negli Stati Uniti (a meno che non siate a New York ed il conto sia sopra i 200$ a persona).

Non fatelo di nuovo, ci sono tanti posti dove si mangia bene! Evitate i ristoranti che sbandierano il tricolore, e' una cucina pessima risultato di un riadattamento delle tradizioni meridionali di inizio secolo con il gusto per il cibo dei ribelli inglesi del 1700. Insomma un vero disastro!

Saluti

Carlo B ha detto...

Perche' definire chinatown la grande contraddizione americana? Non abbiamo anche noi le nostre contraddizioni? Fatti un giro al Torrino e poi svolta per il Corviale, non e' la stessa cosa? Oppure fatti un giro al Vomero e poi scendi verso Scampia o Secondigliano.

Inoltre i quartieri "chinatown" sono piccole realta' dove, cosi come hai descritto tu c'e' anche chi l'inglese non lo parla.
Insomma sono piccole citta' nella citta'. Non vedo contraddizioni, ma vedo la liberta' di creare e gestire una comunita' indipendente in un paese che non e' il tuo di origine.

Gianni ha detto...

Carlo, ma al centro di Roma ci sono i sorci, non il disinfettante...e poi basta andare in piazza ad Acilia

Carlo B ha detto...

Grandissimo Gianni! Il truck negli USA e' una istituzione, un po come da noi l'Apetto. La tradizione vuole che nel cassone ci sia un contenitore apribile lateralmente dove mettere ghiaccio e lattine. Se potete, affittatene uno!